Piazza Motta: vero e proprio cuore del borgo medievale di Orta. Questa piccola piazzetta, completamente pedonale e di forma rettangolare, è circondata da tre lati dalle forme elegante dei suoi palazzi, mentre nel lato restante si affaccia sul lago, con una splendida vista sull'Isola di Orta San Giulio, che spunta dalle acque poche centinaia di metri più in là.
Il lago è separato dal resto della piazza da una doppia fila di aiuole, ospitanti una serie di alberi (castagni) che regalano alle panchine sotto di esse sia frescura che una vista mozzafiato. Una lunga fila di barche e battelli accompagna questo lato della piazza.
Alle sue spalle una serie di colorati ed eleganti facciate, sotto le cui arcate sono ospitati una variopinta schiera di bar, gelaterie, ristoranti, boutique e negozi di souvenir.
Nel lato più corto, posto a sud, chiude la piazza l'imponente Albergo Orta, purtroppo ormai da decenni abbandonato, mentre a nord sorge il vecchio Municipio: il Palazzo della Comunità.
Il Palazzo della Comunità: detto anche Palazzotto o Broletto. Sorto nel lontano 1582, qui il Consiglio dello stato-feudo Riviera San Giulio esercitava sia il potere legislativo che quello esecutivo.
Il piano terra ospita una serie di due-tre arcate mentre le sue facciate sono affrescate con gli stemmi di alcuni vescovi di Novara che si succedetterò nel governo della regione. Nella facciata a destra dell'ingresso invece troviamo lo stemma di Orta, con la sua scritta Hortus Conclusus (giardino chiuso) a sottilineare la propria indipendenza.
Nelle altre facciate si trovano alcune mediane, parzialmente rovinate dal tempo, ma dove è ancora possibile vedere i simboli dei mesi e le decorazioni.
Una piccola scaletta conduce al piano superiore, che ospita una grande sala impreziosita da un affresco barocco "la Madonna ed i Santi Francesco e Giulio". Per poter visitare questa sala è necessario avere un pizzico di fortuna, essendo aperta al pubblico solo in occasioni speciali come mostre e manifestazioni.
L'Isola di San Giulio: la leggenda vuole che questo piccolo isolotto fosse abitato esclusivamente da draghi e serpenti. Fu San Giulio, attraversato il lago navigando il proprio mantello, a scacciare queste creature e a fondare la prima chiesa nel IV secolo dopo Cristo.
L'isola è molto piccola, con i suoi 650 metri di perimetro, anche se vista dalle due rive del lago sembra più grande di ciò che realmente è, anche grazie alle ridotte dimensioni dello stesso lago e dal fitto numero di case e palazze che vi sorgono. San Giulio ospita un'antica Basilica ed un convento di monache di clausura. Piacevole il giro dell'isola, un breve viottolo a forma di anello attraverso cui si intravedono ville, giardini e scorci di lago.
La basilica di San Giulio: iniziata nel XII secolo e completata solo vari secoli più tardi, sorge nel punto dove (leggenda vuole) fu costruita la prima chiesa dell'isola voluta dallo stesso San Giulio. L'attuale basilica è di impianto romanico con tre navate con abside. Il portale ad arco, preceduto da un pronao a due colonne, è sormontato da una grande finestra. Dietro l'abside di sinistra si eleva il campanile a bifore e trifore, pregevole per i materiale e lo stile vicino al romanico-lombardo. Interessanti gli affreschi che rappresentano per lo più immagini di Santi; i dipinti sono stati realizzati dagli allievi di Gaudenzio Ferrari e dagli artisti della famiglia Cagnoli.
Sacro Monte: nel 2003 il Sacro Monte d'Orta, insieme ad altri 8 Sacro Monte sparsi tra nord Piemonte e Lombardia, è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità Unesco.
Creato oltre 4 secoli fa per volontà di Amico Canobio, questo ampio spazio verde proprio al culmine del promontorio di Orta, è dedicato alla vita di San Francesco. Attraverso 20 cappelle si ripercorrono gli avvenimenti salienti della vita del Santo, a partire dalla sua nascita fino alla morte e successiva canonizzazione. Il tutto con la presenza esplicativa di pannelli che, in tre diverse lingue, spiegano al visitatore l'episodio che le varie cappelle rappresentano.
Le prime sono più semplici e decorate con affreschi e sculture in terracotte; le ultime mostrano invece influenze barocche.
Al di là delle bellezze architettoniche molti turisti visitano il luogo per lo splendidio panorama sul lago e sull'isola che questo posto regala: una vera e propria terrazza da cartolina del lago.
Per questa ragione, nei weekend durante la bella stagione, è tutt'altro che raro assistere al passaggio di cortei matrimoniali uscire dalla bella chiesa romanica di San Nicolao.
Chiesa di Santa Maria Assunta: questa bella ed elegante chiesetta svetta in cima alla breve ma ripida "Salita della Motta", che dalla piazza Motta si arrampica in un ampia via interamente pavimentata in sasso. Questa chiesa, inizialmente costruita nel 1485 è stata poi completamente ricostruita nel XVIII secolo con ampi richiami barocchi. Al suo interno mantiene l'originario impianto tardo classico, arricchito da molti dipinti dei secoli XVII e XVIII, oltre ad una tela del Procaccini raffigurante San Carlo alla processione della peste di Milano. Uno degli esempi più esemplificativi del primo Seicento lombardo.
Salita della Motta: Via Albertoletti, più nota con il nome di salita della Motta, è una breve ma ripida strada completamente in sasso che da Piazza Motta, proprio di fronte al palazzo delle Comunità, porta e termina nella Chiesa di Santa Maria Assunta. In questi pochi metri infatti, oltre all'edificio religioso di cui abbiamo appena parlato, si trovano alcuni dei palazzi più belli di Orta.
Il tardo rinascimentale Palazzo Gemelli, che conserva decorazioni a fresco ispirate alla mitologia. Palazzo Penotti Ubertini, con la sua facciata neoclassica con due balconi ed un ampio portone, è Dimora d'Arte ed ospita svariate mostre d'Arte ed eventi culturali. Infine la cosiddetta Casa dei Nani, la casa più antica di tutto il paese (XIV secolo) che deve il suo nome alle quattro piccole finestrine che si affacciano sulla via.
Via Olina: via principale di Orta è suggestiva sia per i bei palazzi che l'affiancano (molti seicenteschi e settecenteschi) sia per la sua assoluta strettezza. In alcuni punti è ampia meno di un paio di metri. Questra strada ospita un'ampia serie di ristoranti, bar, gelaterie ed altri negozi che spaziano dai souvenir, alle specialità gastronomiche, passando dalle gioiellerie.
Palazzo Bossi: sede del Municipio, questo splendido edificio inganna il visitatore che lo ragginge dall'omonima via Bossi. Infatti nasconde il suo lato più bello all'interno, dove si apre in un bel giardino prospicente il lago. La terrazza sul lago permette una spettacolare vista sull'Isola, Pella e Madonna del Sasso. Vista catturata anche dalla statua in bronzo immortalato nell'atto di dipingere il panorama del lago. I giardini sono visitabili solo di giorno, fino alle 19.
Villa Crespi: oggi sede di un hotel e di un ristorante, entrambi di lusso, è un palazzo situato all'ingresso di Orta che spicca all'occhio del visitatore per il suo aspetto molto particolare. L'edificio, che trae ispirazione dagli edificili mediorientali, è in stile moresco. Cristoforo Crespi infatti, che lo fece costruire nel 1879, era rimasto affascinato dall'architettura dei paesi islamici. Ben visibile dalla strada l'ampio minareto che sovrasta l'intera struttura.