San Carlone, il gigante di Arona

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Camminando per la prima volta nel "Budello" di Arona, la stretta via del centro cittadino, non si penserebbe che, riparato dietro ad una collina, esista un gigante che veglia sulla città.

Il colosso di San Carlo Borromeo, detto anche più comunemente San Carlone, spicca in tutta la sua grandezza sulla collina a fianco della Rocca di Arona. Con i suoi 11,70 metri di piedistallo e e 23,40 metri di statua, misura complessivamente oltre 35 metri d'altezza. Dimensione che gli conferisce il prestigio d'essere la statua visitabile dall'interno più grande d'Europa (e la statua più grande in Italia in assoluto), e la seconda al mondo, alle spalle della sola Statua della Libertà.

Infatti una volta saliti sulla cima del piedistallo, si può visitare dall'interno il San Carlone, grazie prima ad alcuni gradini a chiocciola, ed in seguito ad una lunga e ripida scala alla marinara dotata di protezioni. Dalla testa del Santo si può godere di una fantastica vista sui dintorni e sul lago, guardando all'esterno grazie alcuni fori in corrispondenza di occhi, narici ed orecchie. Inoltre all'altezza delle spalle si aprono due finestre che permettono di godersi completamente il panorama circostante.

A volere la costruzione della possente statua fu il cugino di San Carlo, Federico Borromeo, il "cardinale" di cui si parla nei Promessi Sposi. In realtà il progetto che aveva in mente era molto più ambizioso: la statua doveva trovarsi alla fine di un percorso devozionale diviso in 15 cappelle dedicate alla vita del santo. Tuttavia il progetto del sacro Monte non venne mai interamente realizzato, e ad oggi rimangono visibili solo 3 cappelle. Tuttavia la statua colossale, che poi doveva rappresentare il pezzo forte, venne comunque costruita e conclusa nel 1698.

Il disegno fu di Giovanni Battista Crespi, detto "il Cerano" mentre gli scultori che la realizzarono furono Siro Zanella e Bernardo Falconi.

Notevole è il significato di questa imponente e maestosa statua che rende omaggio al beneamato Santo, rappresentandone il "gigantismo" nella fede. San Carlo sembra accogliere la gente con aria benevola e allo stesso tempo severa; con la testa leggermente china, il Santo benedice la sua città natale alzando la mano destra, mentre la mano sinistra regge il grosso codice degli atti della chiesa milanese. L’ossatura portante è composta da blocchi di pietra di Angera, mentre la statua è realizzata in lastre di rame battute a martello ed unite tra loro da chiodi e tiranti di ferro.

Grazie alla sua imponenza, per i tempi assolutamente avveniristica, fu insieme al Colosso di Rodi una delle due fonti di ispirazione per Eiffel e Bartholdi nella costruzione della Statua della Libertà.

Prima di concludere la visita è giusto dedicare ancora qualche minuto alla chiesa dedicata al Santo che si erge pochi metri più in là. Questo maestoso e sobrio edificio barocco del XVII secolo si compone di due parti, la prima dedicata alle funzioni, ed una seconda che racchiude la "Camera dei Tre Laghi", una ricostruzione della camera in cui nacque San Carlo Borromeo nel castello della Rocca di Arona. Ai lati dell'altare sono custodite le reliquie del Santo.