Se vi trovate nel Biellese e avete una giornata libera a vostra disposizione (o anche solo qualche ora) forse dovreste valutare l'idea di visitare il Santuario di Oropa.
Non siete ancora convinti? Ecco 4 ragioni che protrebbero convincervi:
CICLISMO: Durante le giornate di bel tempo, è praticamente impossibile percorrere i 14 km che la separano da Biella, senza incontrare un discreto numero di cicloamatori. Con circa 700 metri di dislivello in una decina scarsa di chilometri e il 6,20% di dislivello medio, Oropa ha ospitato in ben 6 occasioni l'arrivo di tappa del Giro d'Italia. Specialmente le due edizioni degli anni '90 sono rimaste impresse nelle menti e nei cuori degli appassionati di ciclismo.
Nel 1993, in una delle ultime tappe di un edizione vinta dal campione iberico Indurain, vide proprio lo spagnolo andare in crisi sotto gli attacchi di un indemoniato Ugrumov, che non arrivò troppo lontano dal strappargli la maglia rosa, simbolo del primato. La tappa del 1999 invece, sarà per sempre ricordata come una delle imprese più belle compiute da Marco Pantani. Dopo una caduta di catena proprio prima dell'inizio della salita, che lo aveva attardato di una quarantina di secondi, il "Pirata" aveva dato vita ad una delle rimonte più impressionanti della storia del ciclismo.
PATRIMONIO CULTURALE e RELIGIOSO: che si arrivi in auto, moto o bici il risultato è il medesimo. Difficile non restare impressionati dal colpo d'occhio che si apre davanti allo spettatore. Quello del Santuario di Oropa è un complesso monumentale imponente, oltre che di inestimabile interesse artistico e religioso.
Il Santuario di Oropa è composto innanzitutto dal Chiostro con la bellissima Basilica Antica. Questa prima parte, semplice ed elegante, è risalente è al Seicento, come voto della città di Biella in occasione dell'epidemia di peste del 1599. Al suo interno si può ammirare la statua gotica della Madonna Nera, risalente al 1300. Oltre un imponente scalinata si apre invece la Basilica Nuova, monumentale edificio costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento per venire incontro all'importante afflusso di pellegrini che vi giungeva. La visita non sarebbe completa senza passare dal Museo dei Tesori e l’Appartamento Reale, dove attraverso 4 sale è possibile rivivere la storia del Santuario attraverso i secoli, l’Osservatorio Meteorosismico (visitabile su prenotazione), la Biblioteca ed infine gli edifici laterali dove sono state costruite le camere (oltre 300) adibite all’alloggio dei pellegrini. Disseminate nell’area del santuario si trovano inoltre le dodici cappelle del Sacro Monte, costruite tra il ‘600 e il ‘700, che sono dedicate alla vita della Madonna. Nel periodo che va da Maggio a Settembre è inoltre possibile visitare il Giardino Botanico, che è Oasi del WWF, e che protegge e promuove la conoscenza della flora alpina.
MONTAGNA: il Santuario sorge in un anfiteatro naturale di montagne che lo circondano, le Prealpi Biellese. Per questa ragione è facile capire perché ogni giorno, molti turisti prediligano Oropa come punto di partenza di molte escursioni a piedi o in mountain bike.
Le due vette che si innalzano poco lontano, il Monte Camino ed il Monte Mucrone, oltre che mete di molte passeggiate e sentieri, sono raggiungibili in pochi minuti anche dai turisti più pigri, attraverso una funivia e una seggiovia.
CUCINA: anche se inserita come ultima motivazione, non è per questo la meno importante. La cucina del biellese è infatti particolarmente saporita e gustosa.
Come tipico delle località montane, queste sono zone di importanti salumi e formaggi, come la Toma e il Maccagno. Anche se senza ombra di dubbio la specialità regina di Oropa, è la polenta concia (o cunscia in dialetto), una tipologia di polenta molto cremosa, all'interno del quale è stato fatto fondere abbondante formaggio grasso e servita con il burro. Una vera leccornia da provare assolutamente.