Il Santuario di Boca

Immagini: 
Testo: 

 

Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Boca fino a pochi decenni fa era pressoché sconosciuto ai turisti, anche a quelli che giungevano in zona attirati dai molti vini DOC e DOCG della regione. Il perché è chiaramente comprensibile. Questo complesso edificio, proclamato dalla Curia come basilica inferiore, sorge lontano da grosse arterie ed anche dallo stesso centro abitato di Boca, eretto lungo una strada secondaria, circondato quasi esclusivamente da boschi e vigne. Quello che colpisce maggiormente il visitatore è sicuramente questo sua caratteristica, questo suo essere un gigante che sorge nel bel mezzo del nulla. Appena svoltata l'ultima curva che arriva dal piccolo centro di Boca difficile non restare colpiti dalla sua imponenza, circondata da un clima di tranquillità e silenzio, ideale per il raccoglimento religioso.

La storia del Santuario è tanto lunga quanta travagliata.

Nel luogo dove oggi sorge l'edificio era stata eretta nel XVII secolo una piccola cappelletta, a ricordo di una digrazia: la morte violenta di due coniugi del luogo. La cronache del tempo ci raccontano che cominciarono avvenire alcuni avvenimenti miracolosi e tutte una serie di grazie, inattese guarigioni, come ancora oggi testimoniato dalla collezione di ex voto presso la Cappella.

Nel 1768 si decise così per l'erezione del Santuario, opera che però vedrà la sua definitiva realizzazione (quella che possiamo ammirare oggi stesso) solo circa un secolo e mezzo dopo. Dopo una prima costruzione pochi anni dopo, nel 1773, il santuario giunge al suo punto di svolta solo nei primissimi anni dell'800' quando giunge sul posto l'allora ventiduenne Alessandro Antonelli. Il celebre architetto, anni più tardi, diventerà celebre per le costruzioni della basilica di San Gaudenzio a Novara e la Mole Antonelliana di Torino.

L'Antonelli vuole un Santuario maestoso con un campanile alto 119 metri, una basilica lunga 45 metri ed alta 24 a tre navate, il giro dei portici correrà sui fianchi del tempio, fino a chiudersi, in un ampio cerchio,con al centro,la porta d’ingresso trionfale, all’inizio della grande piazza. Per tutta una serie di motivazioni che vanno dal gelo, alla mancanza di materiali ed acqua, fino ai moti insurrezionali del 1848, la grandiosa realizzazione va a rilento. Il completamento della struttura essenziale avverrà solo nel 1895, ad opera del figlio di Alessandro, Costanzo Antonelli, a seguito della morte del padre nel 1888. Le opere di abbellimento però verranno sospese a seguito di un evento catastrofico. Nel 1907 parte del santuario crolla in seguito ad un fortissimo nubifragio.

I lavori di riscostruzione ricominceranno solo nel 1914, completati nel 1918, ma con una struttura molto più modesta dei grandiosi sogni dell'Antonelli padre. Nella ricostruzione il Tempio avrà una sola navata con cappelle laterali, le colonne saranno intercalate da solidi pilastroni, si abbassa l’altezza totale di 10 metri. Questa lunga, lunghissima e travagliata storia è complice del suo aspetto finale di oggi: qualcosa di maestoso ma al tempo stesso in parte incompiuto e irrealizzato. Un enorme edificio neoclassico ancora in mattone, ad esclusione delle sole colonne del pronao, quest'ultime rivestite in pietra.

Pochi metri oltre il sorge un bizzarro edificio sviluppato in altezza ma pochissimo in larghezza, la Casa dei Venti, una sorta di villetta in stile neogotico, costituita soltanto da quattro piccole stanze ottagonali, poste su quattro piani differenti. La costruzione è coronata da un terrazzo.

Dal piazzale del Santuario e da quello del cimitero di Boca (qualche centinaia di metri più in là, in direzione Boca) è possibile concludere la visita con una passeggiata nei vigneti del Boca DOC. Parzialmente coperti alla vista dai boschi sorgono in realtà a pochi metri da qui e, in cima ad essi, è possibile ammirare una piacevole vista dei dintorni.