Vorresti sapere la storia della Basilica prima della costruzione della Cupola? Ecco il link: http://lecollinedimaggiora.com/it/san-gaudenzio-la-storia-sotto-la-cupola
Ogni città ha il suo monumento simbolo e, senza ombra di dubbio, il ruolo indiscusso di emblema di Novara spetta alla Cupola di San Gaudenzio. Entrando in città, sono molteplici i punti da cui si potrà ammirare la Cupola troneggiare benevola su Novara. Per ironia della sorte, il monumentale edificio è spesso più visibile da lontano rispetto alle vie del centro storico della città, sorgendo non già in una grande piazza o in un'ampia arteria cittadina, ma piuttosto in una stretta via.
La Basilica fu consacrata già a fine Cinquecento, anche se in realtà i primi lavori procedettero a rilento per oltre un secolo, a causa delle continue guerre e pestilenze. L'idea di un coronamento monumentale era ormai nell'aria da molto, ma solo nel 1825 si ebbero le condizioni ideali (specie economicamente) per un grandioso progetto. Nel 1840 la realizzazione venne commissionata all'architetto Alessandro Antonelli, che un paio di decenni più tardi creerà la sua opera più famosa: la Mole Antonelliana di Torino. Oltre alla costruzione della cupola gli viene commissionata anche il rifacimento della facciata; questo secondo punto però non verrà mai completato e verrà realizzata solo la porta in noce con rosoni e teste in ferro fuso.
In anni in cui stava prendendo piede l'architettura del ferro, Antonelli fa la scelta opposta: 2046 metri cubi di mattoni di provenienza esclusivamente locale. L'opera pesa 5572 tonnellate, esclusi gli arconi. L'impresa costituisce un unicum nella storia dell'architettura mondiale, e rappresenta una delle strutture più ardite dell'epoca. L'esterno della struttura è scandito da una geometria di vuoti e di pieni e da due colonnati che contribuiscono a dare la sensazione di ancora maggior slancio; si riesce inoltre ad intuire la successione di cerchi che compone la struttura e che gradualmente sale verso il cielo. La cupola è sostenuta da quattro copie di archi di muratura che vanno vanno ad innestarsi sui pilastroni d'angolo del presbiterio tardo-cinquecentesco.
Nonostante i lavori siano durati quasi 50 anni, completandosi ufficialmente nel 1887, l'opera non fu mai completata; nelle intenzioni dell'architetto la seconda cupola interna, che oggi appare bianca, sarebbe dovuta essere decorata con una serie di affreschi visibili dal basso. Analogamente anche i colonnati esterni dovevano essere arricchiti da una serie di statue.
In ogni caso la cupola è da allora vanto e orgoglio per tutti i novaresi, che l'hanno idealmente eletta a simbolo della città.